Quando ho iniziato a scrivere il primo Claus stavo seguendo il bisogno di raccontare una storia, dare forma a un conflitto interiore per affrontarlo meglio. Ancora non sapevo che quello era solo l’inizio di un lungo e faticoso viaggio. Avevo raccontato il mio punto di vista: la redenzione è figlia del peccato.

Ma a un certo punto mi sono trovato con un immenso mondo oscuro che aveva svelato soltanto una piccola parte. E sentivo ancora il bisogno di continuare. Una domanda aveva preso forma: Abbiamo davvero vinto? Il saper accettare le proprie colpe, la scelta di affrontarle per trovare finalmente la redenzione, era così semplice?
È nel momento in cui prendiamo di petto le situazioni che comprendiamo, davvero, contro cosa stiamo combattendo, e a quel punto è facile pensare di arrendersi, tornare indietro.
Il primo libro mi ha mostrato solo l’inizio di questa complessa battaglia interna.
Claus 2: Le catene dell’Assoluto, esplora ed espande ogni aspetto della saga, mostrando un lato umano dei protagonisti inaspettato. E poi alcuni di voi mi hanno chiesto cosa succede dopo il colpo di scena finale. Ci siamo!
Ho scritto il mio primo libro per me stesso, ma devo qualcosa a tutti quelli che mi hanno supportato e premiato con il loro affetto. Claus 2: Le catene dell’Assoluto è anche per tutti voi, che avete iniziato questo viaggio con me.
Andiamo Claus, ancora una volta.