Il Regno: accettazione e rifiuto.
Il Regno: accettazione e rifiuto
Ben tornati in Storia di un mondo oscuro, la rubrica del blog che racconta i retroscena e le idee sulla nascita della mia opera d’esordio Claus, oggi parleremo dell’ambientazione della storia: Il Regno: accettazione e rifiuto.
Nelle puntate precedenti, vi ho parlato di come il mondo ha ignorato tutti i campanelli d’allarme, dirigendosi verso la disfatta e di come un misterioso gruppo, i Signori delle Città, abbia raccolto l’umanità sotto il proprio comando, dando inizio al Regno.
Cosa è il Regno?
Il Regno è l’attuale assetto mondiale, instauratosi dopo la leggendaria Closen War (indovina di cosa parleremo la prossima volta) e si estende sui tre continenti rimasti, in particolare il settore d’America è suddiviso in 4 città stato, protette da immense mura e totalmente auto sufficienti: White Central, Nero Esterno, Vent Glacial e Rojo Amancer. Esse rappresentano il culmine del potere dei Signori delle Città. Al loro interno sono in grado di ospitare milioni di persone al sicuro dalle insidie della Landa.
I Cittadini sono divisi per gradi, numerati da 5 a 1, e in base alla loro collocazione sono in possesso di diversi privilegi e diritti. Ogni Cittadino è tenuto a rispettare le leggi del Regno di fronte il rischio di perdere il loro status, o peggio, essere condannati all’esilio.
All’interno della società è possibile trovare diverse ideologie, collocabili in due macro generi:
Il Regno: Accettazione e Rifiuto.
I primi sono coloro che hanno sposato la causa del nuovo ordine e credono fermamente nei loro protettori, certi di essere destinati a prosperare. Uno dei protagonisti di Claus, Sean, manifesta apertamente una certa sicurezza riguardo il nuovo mondo e lo status quo stabilito dopo tanto sangue versato.
“«Il mondo precipitò nel caos. Le violenze e le sommosse iniziarono in tutti i paesi. Ovviamente, i governi erano ritenuti responsabili di quello che era successo. Una guerra civile scoppiò in tutto il mondo rimasto, i governi cercarono di mediare con i Signori delle Città, o almeno parte di essi.»
«Mi chiedo sempre quanti avessero le mani sporche di sangue convinti di avere potere e soldi dopo quel massacro» commentò Sean sputando per terra. «Molto meglio i Signori delle Città ai governi.»” Claus – Capitolo 18 I Signori delle Città.
Una parte dell’umanità invece vive con dolore questa situazione, rappresentando il Rifiuto nei confronti del Regno, fra questi è importante segnalare i personaggi di Disgrace of blood, il racconto prequel (che ti consiglio di leggere) che mostra le gesta del Cambiamento, una società segreta che lotta per riportare l’umanità al comando del mondo. Fra i personaggi di Claus invece troviamo Theo un altro dei protagonisti, un giovane medico che ha vissuto tutta la vita in uno dei Villaggi lontani dalle Città. Lentamente durante la storia comprenderà i meccanismi del Regno, rimanendo profondamente deluso.
“I Signori delle Città erano apparentemente all’oscuro di tutto quello che stava accadendo così lontano da White Central, immaginò che i loro problemi fossero solo rumore di fondo. Pensò in diverse occasioni che ne fossero al corrente, decidendo quindi di abbandonare al loro destino tutte le vite che quel circolo vizioso stava spazzando via.” Claus – Capitolo 17 Senza ritorno.
Una delle tematiche più importanti in Claus è il concetto di giusto e sbagliato, in totale contrasto al classico bene e male. Tutte le sfumature percepite dai personaggi cercano di coinvolgere il lettore in un dubbio perenne, qualcuno ha davvero ragione?
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